Wednesday, April 04, 2012

Gli italiani preferiscono i liquori tipici

Il mondo degli alcolici da tempo non vive periodi splendidi. La contrazione dei consumi si deve, in primis, alla crisi economica, che pare destinata a continuare ancora per un pò. A ciò si aggiungono fattori quali la maggiore attenzione alla salute da parte dei consumatori e la recente normativa di regolamentazione del consumo degli alcolici. Tutto questo si traduce in minori consumi, sia fuori casa che fra le mura domestiche.
Ma il limoncello ad esempio, apprezzato da un target di consumatori sempre più ampio, che spazia dai più giovani sino alle fasce di clienti più maturi fa registrare consumi interessanti.
Qualche difficoltà in più, invece, per altre tipologie di liquori a base frutta, quali per esempio il meloncello o il mandarinetto. Decrescita anche per la Sambuca, un tempo il classico correggi-caffè.
Un segmento di mercato in crescita è rappresentato, invece, dai liquori regionali.
Negli ultimi anni si registra infatti un'attenzione crescente, da parte della clientela, verso cibi e bevande legate al territorio di origine come nocino, fragolino, gineprino, grappa, centerbe, etc…. Il consumatore ricerca le tipicità locali perché sono sinonimo di filiera corta e di tracciabilità degli ingredienti utilizzati e perché questi liquori regionali danno maggiori garanzie di mantenere immutate le proprie caratteristiche organolettiche.
Va da sé che questa tipologia di prodotto sia, per sua natura, più "di nicchia", e meno facile da trovare nei punti vendita della Gd. Le tipicità regionali sono vendute, cioè, prevalentemente nei negozi specializzati.

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