Thursday, November 26, 2020

Birre di Natale, arrivano in Italia La Divine e Samichlaus

Per tutti gli italiani amanti della birra è in arrivo un grade sorpresa. Anzi due! Dibevit Import, la società che da 20 anni si dedica all'importazione e distribuzione di birre craft e speciali da tutto il mondo, porta in Italia due nuove referenze da gustare nel periodo delle FesteLa Divine della Brasserie de Silly e la Samichlaus del secolare Birrificio di Eggenberg. Due birre diversissime, ma entrambe figlie di una lunga tradizione birraria tramandata di padre in figlio, che nei decenni (per non dire secoli!) hanno saputo conquistarsi gli apprezzamenti dei bevitori di mezzo mondo, rivelandosi perfette per accompagnare i brindisi di auguri con colleghi, amici e parenti, o per un momento di puro relax e gusto nelle fredde sere invernali.

Triple Ale ad alta fermentazione della Brasserie de Silly, la belga "La Divine" (9,5% alc. vol.) si fa apprezzare da palati esperti e non, oltre che fornire un utile aneddoto da giocarsi ai pranzi di famiglia: la sua storia inizia infatti nel 1900 quando un cliente del birrificio chiese al mastro birraio di riprodurre un'antica ricetta che aveva trovato per caso in una cappella della regione di Liege. E il risultato fu…divino! 

Colore ambrato, schiuma compatta e persistente, La Divine inebria le narici col suo aroma dolce, caratterizzato da piacevoli note di luppolo e legno, che si sprigiona poi nel palato: l'aroma si fa vellutato, il gusto molto fine, leggermente amaro ed affumicato, con una netta percezione alcolica sul finale. Morbida e dalla bevuta facile, il suo carattere deciso, il gusto complesso e il corpo equilibrato e strutturato la rendono perfetta per accompagnare selvaggina, formaggi e carni rosse. 

Sono invece nobili e ben più antiche le origini del Birrificio di Eggenberg, nell'omonimo castello austriaco fondato nel 999 d.C. e guidato dal 1803 dalla famiglia Stohr, che da 8 generazioni custodisce la secolare tradizione birraria di Eggenberg (producono ancora secondo la Reinheitsgebot, il "decreto di purezza" promulgato da Guglielmo IV di Baviera nel 1516). Nata in Svizzera (era prodotta da Huerlimann) ed entrata nel 2000 nella pluripremiata linea di craft di Eggenberg, la doppelbock Samichlaus spicca per essere una delle birre più forti (14% alc. vol.) e rare del pianeta. Il suo nome richiama il Natale e, non a caso, viene prodotta solo una volta l'anno, il 6 dicembre, giorno di San Nicola ("Samichlaus" significa "Santa Claus" in tedesco svizzero), e quindi lasciata maturare per circa 10 mesi. 

Il risultato è una birra intensa e strutturata, dal colore ambrato scuro, schiuma cremosa e persistente, che sprigiona un bouquet complesso, di cereali, con profumo di malto affumicato e note decise di uva e noci. Il malto, dolce, si ripresenta inizialmente anche al palato, per poi svanire in un finale asciutto con retrogusto persistente. Ottima con un dessert al cacao amaro, la Samichlaus è perfetta da gustare anche da sola, meglio se nel dopo-cena, con luci soffuse e atmosfera calda, tranquilla e rilassata. 

E per chi volesse esplorare altri sapori, la "carta delle Feste" di Dibevit propone anche:

Francis' Big Bangin' IPA (7,1% alc. vol.) dell'irlandese McGargles: il malto Maris Otter viene combinato con un trittico di luppoli decisamente caratterizzanti, Mosaic, Columus, Simcoe, aggiunti anche in dry hopping, per una IPA color caramello con schiuma molto compatta, aroma di frutta tropicale e gusto equilibrato, con iniziale dolce sapore di agrumi e nota decisa e persistente di amaro nel finale. Ottima da abbinare a piatti speziati, braciola di maiale e cucina messicana.

I Hop(e) is Noel (9% alc. vol.), la birra di Natale del birrificio brianzolo Hibu, è una Belgian Dark Ale, fruttata con una leggera speziatura, che và d'accordo con formaggi stagionati e arrosti di cacciagione, così come con dolci a base di frutta secca, per accompagnarci dall'inizio alla fine dei pranzi e delle cene delle Feste. O anche per l'ultimo sorso della serata.

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