Friday, May 23, 2014

General Fusti, il primo impianto AUSTEP in Italia, applicato ad un trattamento rifiuti conto terzi

Dal 1995 AUSTEP progetta e realizza impianti di trattamento anaerobici per il settore agricolo, agro zootecnico e industriale. Propone impianti di trattamento di digestione anaerobica per la produzione di energia da fonti rinnovabili in grado di rispondere efficacemente anche ai recenti sviluppi introdotti dalla normativa (D.M. 06 Luglio 2012).
Una presenza nel mercato maturata e consolidata anche nel settore del trattamento delle acque reflue di origine industriale. Un impegno costante applicato per ridurre i fanghi biologici di supero, effettuare bonifica dei suoli, massimizzare la produzione di energia attraverso il trattamento anaerobico delle acque.
General Fusti – azienda familiare con 14 dipendenti con sede a Torino e circa 4,5 milioni di fatturato annuo opera da circa 35 anni nel settore dello smaltimento rifiuti liquidi industriali – è una delle realtà che ha scelto di adottare la tecnologia di Austep, avvalorata da esperienza e competenza applicata al trattamento delle acque e alla purificazione dei fumi.
La filosofia di innovazione ha sempre ispirato le scelte aziendali di General Fusti. L'installazione pregressa di un impianto chimico fisico e biologico progettato da Austep e le esigenze di innovare e migliorare i processi, hanno favorito le valutazioni conducendo l'azienda a decidere di integrare la tecnologia Austep UASB.

IL PROGETTO

Il progetto ha riguardato la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica finalizzato al trattamento di degradazione e smaltimento dei rifiuti liquidi con un alto livello di COD (sostanze organiche) e successivo recupero energetico.
La degradazione anaerobica dei reflui produce biogas che viene utilizzato quale combustibile per l'alimentazione di un motore cogenerativo finalizzato alla produzione di energia elettrica.
L'impianto è costituito da serbatoi di stoccaggio e omogeneizzazione dei rifiuti liquidi da avviare al trattamento. I reflui in alimentazione sono inviati ad un pre–acidificatore nel quale avviene la prima reazione di decomposizione delle sostanze organiche da parte di particolari specie microbiche sino ad ottenere acidi organici. Il refluo acidificato viene inviato al reattore di digestione anaerobica dove i microrganismi presenti sono in grado di degradare gli acidi organici producendo metano (circa 75%) e anidride carbonica (circa 25%). Il biogas ottenuto viene convogliato, purificato, stoccato e quindi impiegato per l'alimentazione di un motore endotermico per la produzione di energia elettrica. Oltre al recupero energetico si provvede anche al recupero del calore prodotto dal motore endotermico che viene riutilizzato per effettuare il preriscaldamento dei reflui che sono inviati al trattamento (a monte del digestore anaerobico).
Il liquido risultante dal processo di digestione anaerobica (rifiuto altamente degradato contenente ancora minime quantità di sostanze organiche) viene inviato al trattamento finale presso la sezione di impianto biologico aerobico già esistente in azienda.
Tra i vantaggi derivanti dall'utilizzo della tecnologia UASB - che permette un trattamento analogo alla tecnologia aerobica - General Fusti evidenzia una riduzione dei costi di produzione ed un costo energetico - economico ed ambientale - pari a zero.
"La nostra filosofia aziendale si basa da sempre sull'innovazione, pertanto la scelta rivolta ad Austep è stata facile e naturale. Il loro impegno nell'ambito della ricerca e sviluppo di tecnologie innovative è uno degli aspetti che ci ha guidato nelle valutazioni." commenta Renzo Sbrissa, Titolare di General Fusti "L'impianto progettato e fornito da Austep è, di fatto, il primo in Italia applicato ad un trattamento rifiuti conto terzi. Ma conosciamo l'azienda e la competenza delle sue risorse " prosegue Sbrissa "l'impianto non è ancora completamente a regime, pertanto non siamo in grado di fornire dati significativi sul ritorno dell'investimento, ma prevediamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati in termini di riduzione dei costi di produzione, economici e di impatto ambientale."
L'impianto gestisce inoltre il trattamento dell'effluente gassoso, ovvero il trattamento e la purificazione dei fumi prima della reimmissione in atmosfera. E' composto da un monoreattore di capacità volumetrica di circa 75 m3 e la fase di analisi e progettazione prevede che, una volta a regime, dovrebbe essere in grado di degradare circa una tonnellata di COD /giorno. Grazie al servizio di manutenzione, sono previsti interventi di routine prevalentemente sulla taratura delle sonde e la supervisioni di strumenti meccanici, il cui controllo viene anche rilevato automaticamente dal sistema software, in base alle effettive ore di lavoro.
"Innovazione e tecnologia sono le fondamenta della nostra mission. Il mercato ci offre spunti di riflessione e di analisi tutti i giorni e gli impianti progettati e sviluppati per i nostri clienti sono la risposta concreta dell'attenzione che poniamo alle loro esigenze." è il commento di Alessandro Massone, Amministratore Delegato e Presidente di Austep "In particolare, poter contribuire alla riduzione dei costi di produzione, generando un abbattimento sull'impatto ambientale, come accade con l'impianto sviluppato per General Fusti, ci permette di perseguire i nostri obiettivi, con impegno sempre rinnovato."

www.austep.com
 

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