Saturday, April 27, 2013

Design Made in Italy

Il 15 Aprile scorso, si è concluso il Salone del Mobile a Milano.
L'affluenza di pubblico in fiera è stato superiore allo scorso anno, segno positivo per il mondo dei mobili e del design "Made in Italy".
Il design chiama mondo e mondi diversi a Milano, che per una settimana si trasforma in un laboratorio meticciato di cultura globale, creatività e design, un vero teatro di eventi, relazioni, scambi di idee e culture, in cui prende forma il progetto del futuro.
La domanda è: cosa resta quando i party finiscono e gli "amici" se ne vanno?
Restano le aziende che esportano il design italiano e ogni anno investono nelle idee, le griffe del Made in Italy.
Le aziende che fanno conoscere il design italiano in tutto il mondo e ci rendono orgogliosi.
Ma cosa succede con queste aziende se lo stato non gli aiuta, perché sempre più imprese, specialmente quelle piccole e artigianali sono costretti a chiudere e cosi a far morire delle idee, tradizioni e cultura.
Siamo ancora leader del design nel mondo e vogliamo che rimanga cosi, aiutiamo le aziende a sopravvivere e scegliamo il "Made in Italy" oggi anche acquistabile su tanti siti di e-commerce, con sconti particolare come ad esempio nel sito di
www.designbuysdesign.com che offre grande firme a prezzi speciali per invogliare a comprare prodotti italiani e aiutare a non far sparire il design italiano.
 

Friday, April 26, 2013

Bcc chiude il 2012 con il segno più

Il presidente Roberto Scazzosi: «I dati positivi sulla raccolta e sul risparmio gestito esprimono la fiducia del territorio nei confronti della nostra banca»

Conto economico in attivo e fiducia dei risparmiatori in crescita: la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate archivia l'esercizio 2012 con il segno più e presenta la proposta di bilancio alla discussione e al voto dell'assemblea dei soci, in programma la mattina di domenica 28 aprile al Teatro Sociale di Busto Arsizio (Varese).
L'utile lordo al 31/12/2012 è stato di 1 milione 630mila euro (610mila euro detratte le imposte), l'incremento del margine di intermediazione del 13%, + 4% la raccolta diretta e + 40% il risparmio gestito rispetto al 2011.
«I numeri della raccolta esprimono meglio di qualsiasi altro indicatore la fiducia del territorio nella nostra banca -commenta il presidente della Bcc Roberto Scazzosi-; e non stiamo parlando di una cosa scontata di questi tempi, visto l'orientamento dell'opinione pubblica nei confronti delle banche. Sottolineo con una particolare soddisfazione la crescita della raccolta indiretta, trascinata dal + 40% del risparmio gestito: segno che non soltanto i clienti ci affidano i loro soldi, ma che ci chiedono consigli su come investirli».
Il risultato è frutto di una scelta strategica operata dalla Bcc: puntare sui servizi ad alto valore aggiunto, quelli di consulenza appunto, in cui la banca non gioca il ruolo di semplice salvadanaio, ma diventa il consigliere nella gestione del risparmio. Ed è una funzione, questa, che si configura sempre più come autentico driver per la crescita della redditività.
«Credo sia interessante qualche considerazione sulle ragioni per cui l'alta redditività della banca non si traduca in modo evidente in utile d'esercizio -dichiara il direttore generale della Bcc Luca Barni-. La spiegazione sta nelle difficili condizioni economiche in cui versa l'economia locale; noi dobbiamo mettere la redditività prodotta al servizio del costo del credito e lo possiamo fare perché, anche se piccola, siamo una banca ben patrimonializzata».
La voce 130 del bilancio, quella sulle rettifiche di valore, che esprimono le difficoltà attraversate dall'economia reale, si è mantenuta alta nel 2012 sfiorando i 9 milioni 700mila euro; nel 2011 era stata di poco inferiore ai 10 milioni di euro.
Il permanere delle difficoltà del sistema economico è alla base del calo degli impieghi (- 3,1%), dovuto a una minor domanda di credito e al ridotto livello di merito creditizio dei richiedenti, anche se il saldo dei crediti negli anni della crisi permane positivo: tra il 2009 e il 2012, infatti, gli impieghi hanno fatto registrare un + 12,2%.
Buoni risultati ha prodotto l'azione di contenimento dei costi operativi, che ha permesso di recuperare risorse a dispetto dell'aumento dei costi fissi e senza alcuna ripercussione sui servizi resi dalla banca.

Wednesday, April 24, 2013

Snam annuncia i risultati del primo trimestre 2013

Il Consiglio di Amministrazione di Snam si è riunito ieri sotto la presidenza di Lorenzo Bini Smaghi e ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 20131 (non sottoposti a revisione contabile).
 
24/04/13 - Highlight finanziari
• Ricavi totali: 896 milioni di euro2, in linea con il primo trimestre 2012
• Margine Operativo Lordo (EBITDA): 717 milioni di euro (+1,3%)
• Utile operativo (EBIT): 531 milioni di euro (-1,3%)
• Utile netto: 242 milioni di euro (-11,7%)
• Investimenti tecnici: 216 milioni di euro
• Indebitamento finanziario netto: 12.138 milioni di euro (12.398 al 31 dicembre 2012)
 
Highlight operativi
• Gas immesso nella rete di trasporto: 18,62 miliardi di metri cubi (-17,1%)
• Numero di contatori attivi: 5,912 milioni (+0,3%)
• Capacità disponibile di stoccaggio conferita: 10,7 miliardi di metri cubi
 
Carlo Malacarne, CEO di Snam, ha commentato così i risultati: "Il primo trimestre 2013 ha chiuso con un margine operativo lordo di 717 milioni di euro, in crescita dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante la riduzione della domanda di gas conseguente alla negativa congiuntura economica e le minori quantità immesse in rete. Il calo evidenziato dal risultato netto risente dei maggiori oneri finanziari derivanti anche dal rifinanziamento del debito a seguito della separazione proprietaria da ENI. Manteniamo la consueta attenzione all'efficienza operativa, una rigorosa disciplina finanziaria e una solida struttura patrimoniale. Allo stesso modo, rimaniamo focalizzati a investire per una crescita profittevole e remunerativa per i nostri azionisti confermando il nostro piano di investimenti".

MY BEER SOMMELIER: BEER & FOOD EXPERIENCE

ILoveBeer.it e My Sommelier Italia presentano l'applicazione dedicata al mondo della birra a tavola
e all'arte degli abbinamenti con i piatti della tradizione italiana (e non)

Milano, 24 aprile 2013 – Dalla partnership tra ILoveBeer.it – il portale di cultura birraria promosso da HEINEKEN Italia - e My Sommelier Italia - società che attraverso soluzioni mobile diffonde la cultura enogastronomica – nasce My Beer Sommelier, la prima applicazione mobile gratuita che consente di scoprire il miglior abbinamento tra oltre tremila piatti della tradizione gastronomica italiana (e non) e oltre cento birre di varie tipologie provenienti da tutto il mondo. Partner tecnologico del progetto è la società modomodo. My Beer Sommelier - disponibile per iPhone, Android e Windows Phone – segna un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso alcuni anni fa da HEINEKEN Italia per diffondere in Italia una corretta cultura della birra, promuovendo un modello di consumo più evoluto (anche a tavola), curioso, attento alla qualità del servizio, nonché colto e responsabile. Con il nome I Love Beer, questo progetto culturale nato con l'obiettivo di formare i punti di consumo e gli addetti ai lavori, si è evoluto nel tempo acquistando una connotazione sempre più divulgativa e approdando sul web nel 2011 con la piattaforma ILoveBeer.it. Un network in continua evoluzione, di cui My Beer Sommelier rappresenta un altro importante tassello nella divulgazione della cultura birraria. Destinatari della app sono i Beer Lover, coloro che amano e conoscono la birra, ma anche i curiosi e coloro che sono alla ricerca di novità. In quest'ottica My Beer Sommelier diventa principalmente uno strumento per divulgare una corretta conoscenza del prodotto e, nello specifico, delle sue potenzialità di abbinamento con il cibo. Utilizzare My Beer Sommelier è semplicissimo: basta selezionare uno dei tantissimi piatti - suddivisi in categorie (antipasti, primi piatti, carni, …) - e scoprire quali birre si possono abbinare oppure, al contrario, scegliere una delle oltre 100 birre proposte e identificare quali cibi e ricette si sposano meglio con le sue caratteristiche organolettiche. Tra questi, non solo specialità tipiche della tradizione culinaria italiana, ma anche alcuni piatti tipicamente da pub, alcune specialità estere e oltre cinquanta tipi diversi di pizza. Tutti gli abbinamenti sono stati sviluppati con il supporto dell'ASPI - Associazione Italiana della Sommellerie Professionale, seguendo i principi d'abbinamento della sommellerie internazionale che ne garantisce la qualità. Scegliendo una birra, inoltre, si ha accesso a dettagliate schede di approfondimento che forniscono informazioni sulla sua storia e sul processo produttivo, nonché puntuali analisi sensoriali. Non solo. My Beer Sommelier pensa anche al servizio, consigliando il bicchiere più adatto per ognuna delle birre in catalogo. Per i più curiosi, fornisce un dettagliato glossario, che illustra le peculiarità di tutte le tipologie di birra presenti nella app, oltre a filmati e pillole di cultura birraria. Per chi vuole personalizzare la propria app, infine, la sezione Preferiti, in cui l'utente può salvare le birre e i birrifici che più gli interessano.

www.ILoveBeer.it
www.heinekenitalia.it

 

Tuesday, April 23, 2013

Lottomatica e Ingenico sarà la rete NFC più estesa d'Italia

Lottomatica ha scelto Ingenico, leader mondiale nelle soluzioni di pagamento elettronico, per la gestione dell'intera rete di terminali POS di cui ne rinnoverà anche la tecnologia trasformandoli nella rete di accettazione contactless/Nfc più ampia del mercato italiano.

 

Ad oggi Lottomatica ha attivi più di 120.000 terminali POS attraverso i quali è possibile offrire, presso le ricevitorie, i bar e le edicole, un'ampia gamma di servizi ai cittadini tra cui ricariche e pagamenti di utenze, tributi e servizi. Al termine delle operazioni di rinnovamento tecnologico, che avverrà entro fine 2013, 85.000 dei sopra citati terminali POS di Lottomatica potranno erogare gli stessi servizi con un elevato grado di sicurezza e di affidabilità, accettando il pagamento anche tramite carta o telefonino NFC. La scelta di Lottomatica deriva da anni di collaborazione consolidata con Ingenico, concretizzatasi nella fornitura di terminali POS, servizi tecnici di assistenza post-vendita in ambiente multi-vendor e software dedicati. Secondo quanto stabilito dal contratto, Ingenico prenderà in carico la gestione tecnica dell'intera rete di terminali Lottomatica tramite un contratto della durata di cinque anni e si impegnerà anche a rinnovare la tecnologia degli apparati in field. In particolare, tutti i terminali Lottomatica saranno aggiornati con moderni moduli di comunicazione GPRS o Ethernet/TCP-IP e con la tecnologia contactless/NFC in modo che possano diventare punti di accettazione delle carte di nuova generazione e dei nuovi strumenti mobili che si stanno diffondendo anche nel nostro Paese. "Grazie a questo accordo l'offerta Lottomatica si amplia in quanto, oltre agli innumerevoli servizi commerciali, potrà offrire servizi innovativi Tap&Go basati sulla tecnologia NFC – ha dichiarato l'Ing. Giovanni Rando Mazzarino, Chief Technology Officer di Lottomatica – Nel corso del 2013 saranno installati 85.000 POS in tecnologia NFC in altrettanti Punti Vendita, che possono rappresentare il principale volano su cui far partire in Italia i micro-pagamenti con moneta elettronica". "L'accordo con Lottomatica è uno dei più significativi mai siglati da Ingenico Italia ed è forte l'entusiasmo e l'orgoglio da parte di tutto il team  – ha aggiunto l'Ing. Luciano Cavazzana, Presidente e Amministratore Delegato di Ingenico Italia – L'attenzione di Ingenico per i servizi post-vendita si dimostra nella qualità dell'offerta e nella capacità di personale dedicato a seguire il cliente nella gestione quotidiana dei prodotti: sarà questo uno degli aspetti più importanti su cui punteremo per soddisfare al meglio le esigenze di Lottomatica. Inoltre l'aggiornamento del parco con la nuova tecnologia consentirà di allargare ancor di più la rete di accettazione contactless/NFC per agevolare i pagamenti mobile con strumenti nuovi, quali smartphone e tablet ".

 

 

www.ingenico.it  -  www.lottomaticagroup.com

 

Friday, April 19, 2013

Mamme e crisi: nel 2012 calo di 89,3 mln di euro negli acquisti per i bimbi

Per la prima volta dal dopoguerra le mamme italiane cominciano a risparmiare anche sui prodotti per i bambini da 0 a 36 mesi, i cosiddetti Baby product, (prodotti Alimentari, per la Nutrizione e per la Pulizia del bambino). È quanto emerge dal 1° Rapporto annuale sui comportamenti d'acquisto nella maternità realizzato da Marketing Management, Istituto di ricerche statistiche e sondaggi di opinione, effettuato sul Panel MaterCom – 2000 mamme di tutta Italia con figli da 0 a 36 mesi o in stato interessante -  e presentato all'Università IULM di Milano. Nel 2012 il valore del mercato dei Baby product si è attestato intorno ai 2 miliardi di euro e le mamme italiane - sottolinea la ricerca - hanno ridotto gli acquisti per i figli più piccoli del 4,3% rispetto al 2011, facendo registrare al settore, in genere meno elastico rispetto alla crisi, un calo pari a 89,3 milioni di euro. Ad incidere maggiormente sulla contrazione dei consumi è il comparto alimentare (come latte artificiale, omogeneizzati, biscotti, formaggini e yogurt fresco) per il 62% del valore totale, seguito dai prodotti per la pulizia del bambino (come salviette detergenti, olio, prodotti per il bagnetto, shampoo, latte detergente, etc.) per il 13% mentre il risparmio sui prodotti per la nutrizione (succhietti, biberon, tettarelle, sterilizzatori, frullatori, bavaglini, etc.) risulta pari al 25% del valore totale. Tra i prodotti che hanno subito un maggiore calo d'acquisto si riscontra il latte artificiale (23,7 milioni di euro in meno rispetto al 2011). Le mamme italiane lo percepiscono infatti come un prodotto facilmente sostituibile con il latte materno o con il latte a lunga conservazione. Seguono gli omogeneizzati, la cui flessione rispetto al 2011 è del 9,3% (pari a circa - 20 milioni di euro) e i biscotti il cui calo si attesta intorno al 9,3% pari a 11,5 milioni di euro in meno rispetto al 2011. Nonostante le modalità di risparmio siano diverse da prodotto a prodotto, è stato possibile individuare le più frequenti strategie di risparmio: la riduzione dei consumi, l'incremento del ricorso agli acquisti promozionali, il maggior utilizzo delle piccole marche, il ricorso all'utilizzo dei prodotti per adulti anche per i più piccoli nonché l'incremento dell'acquisto di Private Label. La riduzione dei livelli di consumo è la principale strategia di risparmio delle famiglie italiane. Sul valore complessivo della contrazione dei Baby Product rispetto al 2011, ben 26,3 milioni di euro sono imputabili alla contrazione della quantità di prodotti acquistati. L'atteggiamento prevalente si è orientato su due fronti: da un lato rinviare il più possibile acquisti superflui (come ad esempio la sostituzione del biberon, del ciuccio, etc.) e dall'altro ridurre lo spreco, utilizzando la minor quantità di prodotto possibile (ad es. utilizzo di un minor numero di salviette detergenti, di prodotti per il bagnetto, di creme e oli, riduzione del numero di cambi del pannolino, etc.). Gli acquisti in promozione giocano un ruolo significativo nelle strategie di risparmio delle famiglie italiane. Nell'ambito dei consumi per bambini da 0 a 36 mesi, il peso degli acquisti riferibile in modo esclusivo a prodotti Baby è aumentato di circa il 6,6% rispetto al 2011 passando da 30,3% a 36,9%, per un valore complessivo stimato di circa 536,4 milioni di euro (circa 559,8 nel 2011). Mediante la maggior ricerca di prezzi e/o offerte promozionali, le famiglie italiane hanno realizzato un risparmio di 23,6 milioni di euro rispetto al 2011, dei quali solo 7,3 milioni sono imputabili al comparto alimentare mentre i restanti 16,3 provengono dai comparti Pulizia e Nutrizione. Il contesto economico di crisi generalizzata e l'esigenza di contenimento della spesa hanno favorito nel 2012 una crescita delle piccole marche. Confrontando i dati del 2011 con il 2012 si osserva come i livelli di fedeltà al Brand si stiano riducendo e contestualmente stia aumentando la capacità delle piccole marche di aggredire il mercato. Attraverso esse le famiglie italiane hanno potuto risparmiare nel 2012 circa 8 milioni di euro rispetto all'anno precedente. L'esigenza di abbandonare i "Top Brand" a favore di marche più economiche risulta trasversale al reddito familiare. Nel 2012 i "prodotti adult" quelli dedicati appunto agli adulti hanno rappresentato circa il 27% degli acquisti complessivi relativi ai consumi dei bambini fra 0 e 36 mesi d'età, per un valore stimato di circa 537,8 milioni di euro. Il fenomeno è in crescita rispetto al 2011 (+1,4%). Il peso è risultato  significativamente più elevato nell'ambito del comparto alimentare (30,2%, con il +1,5% rispetto al 2011) e mediamente più contenuto nel caso dei prodotti no-food (20,1%). Decisamente più contenuto rispetto al fenomeno dell'adult è risultato il peso delle Private Label nell'ambito degli acquisti per i bambini da 0 a 36 mesi. Sebbene in crescita (+0,2% rispetto al 2011) il fenomeno appare di dimensioni meno significative, attestando la propria quota in valore sul 2,7% del "Totale Baby Product", stimata in circa 53,8 milioni di euro. Il risparmio realizzato dalle famiglie italiane nel 2012 mediante lo spostamento di consumi su Private Label è di circa 1,3 milioni di euro. "Il settore della maternità che fino al 2011 non era mai stato influenzato dal ciclo economico generale  -  ha dichiarato Salvatore Limuti, Amministratore Delegato di Marketing Management - nel corso del 2012 ha messo in luce la resilienza delle mamme che hanno modificato i loro comportamenti in modo significativo. È un target in evoluzione che obbliga ad una visione più attenta e dinamica per meglio misurare i Baby Product".

Wednesday, April 17, 2013

A Smau Padova presentati i vantaggi del controllo informatico nella gestione marittima

A Smau Padova presentati i vantaggi del controllo informatico nella gestione marittima
Il caso di Venezia Terminal Passeggeri di beanTech e Dell

Una società marittima protegge i passeggeri grazie a un'infrastruttura IT virtualizzata. È stata presentata a Smau Padova la case history di Venezia Terminal Passeggeri, società fondata nel 1997 dall'Autorità Portuale per promuovere e incrementare l'attività passeggeri nel porto di Venezia. Grazie al progetto realizzato da beanTech e Dell, Venezia Terminal Passeggeri ha consolidato la rete IT di oltre il 30% e aumentato le prestazioni e la stabilità dei sistemi essenziali per i passeggeri grazie alla virtualizzazione.
La società ha collaborato con Dell e beanTech per distribuire un ambiente virtualizzato, raggiungendo così diversi vantaggi: evitare ritardi per i passeggeri e garantire la protezione dei dati; avere la possibilità di aggiungere facilmente nuovo software o server in pochi minuti; garantire i servizi per i passeggeri anche durante le attività di manutenzione IT; risparmiare sui costi e aumentare l'efficienza energetica grazie al consolidamento del 30% della rete; dare la possibilità agli amministratori IT di dedicare più tempo ad attività strategiche.
Venezia Terminal Passeggeri gestisce la fornitura di servizi a tutte le navi (crociere, traghetti, aliscafi, catamarani), che approdano nello scalo lagunare. Venezia Terminal Passeggeri svolge la propria attività di supporto alle navi in transito nel porto della città, occupandosi della gestione dei passeggeri e di tutta una vasta gamma di servizi dalle informazioni sulle banchine, alla programmazione accosti, dai controllo di sicurezza, alle dotazioni di bordo.
L'infrastruttura non più attuale di Venezia Terminal Passeggeri aveva cominciato a destare qualche preoccupazione presso i responsabili IT. «Sapevamo che era giunto il momento di migliorare l'efficienza operativa e ridurre costi e rischi - afferma Paolo Saro, responsabile IT di Venezia Terminal Passeggeri -. La nostra preoccupazione principale era legata ai rischi di un guasto di sistema, che avrebbe potuto causare la perdita di dati e l'interruzione dei servizi ai passeggeri e agli operatori marittimi con notevoli disagi e danni d'immagine alla società». Venezia Terminal Passeggeri cercava una soluzione di virtualizzazione che aumentasse l'efficienza e allo stesso tempo consentisse di creare un ambiente più scalabile con rischi minori. «Abbiamo scelto la soluzione di Dell e beanTech per via della sua qualità e completezza. È una soluzione flessibile e ricca di funzionalità perfettamente adattabili alle nostre esigenze» afferma Saro.

beanTech Srl è un'azienda con comprovata esperienza nel settore dell'Information and Communication Technology specializzata nell'integrazione di soluzioni informatiche (System Integration) e nell'attività di ricerca connessa allo sviluppo software (Laboratorio di Ricerca riconosciuto dal MIUR - Ministero per l'Istruzione, Università e Ricerca).
Partner Microsoft, VMware, Dell, beanTech è in grado di offrire soluzioni affidabili ed un servizio qualificato, garantito dalle numerose certificazioni tecniche e dalle specifiche di qualità richieste dalla certificazione UNI-EN ISO 9001:2008 per l'assistenza e la consulenza informatica.

Informazioni sul sito internet www.beantech.it

Friday, April 12, 2013

Porta a porta, la più brava d'italia è una donna

Ha rotto una lunga tradizione di trionfi al maschile con l'entusiasmo e la voglia di farcela tipica di chi arriva nel nostro Paese con un sogno: Ana Damian, l'Agente Folletto di Parma che ha venduto 1.510 apparecchi nel 2012 è stata incoronata regina del porta a porta durante la Festa Nazionale della Vendita, l'evento che Vorwerk Folletto dedica ogni anno ai suoi migliori venditori e che quest'anno si è svolta il 5 e 6 aprile a Lisbona, alla presenza di oltre 500 invitati.
Ana Damian è originaria della Repubblica Moldova, è sposata, ha due figlie (Maria di 16 anni e Simona di 14) ed è arrivata in Italia nel 2001. «Quando ero piccola -racconta- mi piaceva la canzone "L'Italiano" di Toto Cutugno, anche se non capivo una parola. Non avrei mai immaginato che un giorno sarei arrivata proprio in questo Paese». Stabilitasi a Parma, città che adora, Ana ha lavorato per una decina d'anni come collaboratrice domestica. Nel 2011 la svolta, con la professione di incaricata alla vendita Vorwerk Folletto. In meno di due anni è arrivata al top. Come ha fatto? «La motivazione -spiega lei- me l'ha data una scommessa fatta con il presidente di Vorwerk Folletto Patrizio Barsotti, a cui l'anno scorso avevo promesso di arrivare fra i primi tre d'Italia. A parte gli scherzi, bisogna crederci, avere tanta passione e amore per quello che si fa, impegnarsi seriamente e lavorare con entusiasmo».

Al galà di chiusura della Festa Nazionale della Vendita, con la premiazione dei migliori fra i migliori, Ana Damian, la più forte d'Italia, ha fatto la sua entrata come una vera diva, scendendo una scalinata in abito da sera. Sul palco ad accoglierla c'erano il marito Sergiu, le figlie Maria e Simona e il management della Folletto al gran completo. «Non è stato facile arrivare qui, ma l'ho voluto fortemente -ha dichiarato-. Tutti possono riuscire in questa impresa, basta credere e volere».
Il pollice di Ana Damian, quello con cui ogni giorno suona i campanelli dei clienti, è stato usato per un calco che sarà esposto nel "Wall of Fame" dell'azienda insieme a quelli dei suoi predecessori. Da più di dieci anni una donna non arrivava al primo posto; quella dell'Agente Folletto però è una professione che negli ultimi anni sta attirando anche molte donne, tanto che oggi la componente femminile dell'azienda tocca il 30%.

«La nostra è un'azienda dove più di tutto contano l'impegno, la determinazione a migliorarsi professionalmente e il coraggio di mettersi in gioco -spiega il presidente di Vorwerk Folletto, Patrizio Barsotti-. I migliori risultati li ottiene chi sa mettere in campo queste qualità». Fra le performance dei singoli agenti spicca quella di Ana Damian, la ragazza venuta da lontano con tanta voglia di farcela, mentre la zona d'Italia premiata per le maggiori vendite è quella che comprende la Sardegna e la Sicilia occidentale, parti d'Italia dove attività produttive e occupazione fanno spesso segnare record negativi. Ma è l'intero settore della vendita diretta a essere in controtendenza rispetto alla crisi economica e alla contrazione dei consumi: nel 2012, secondo i dati dell'associazione di categoria Univendita, il fatturato della vendita a domicilio è cresciuto del 5,1%, mentre l'organico degli addetti è aumentato del 12,2%.
«Il cuore pulsante della Vorwerk Folletto -ha concluso Patrizio Barsotti- sono le persone come Ana e i suoi colleghi, più di 4mila, che fanno crescere l'azienda contattando 2,5 milioni di famiglie ogni anno e portando il nostro prodotto in una casa italiana su tre».

 

Vorwerk Folletto - Nata in Germania nel 1883 e presente in Italia dal 1938, da 75 anni la Vorwerk è sinonimo di cura della casa per milioni di famiglie italiane. Il famoso sistema di pulizia per la casa viene distribuito esclusivamente tramite il canale di vendita porta a porta: oltre 4mila agenti contattano ogni anno più di due milioni e mezzo di famiglie, che possono contare una rete di assistenza di oltre 380 centri assistenza autorizzati. La vendita al domicilio del cliente consente di proporre e consigliare quella più adatta alle specifiche esigenze: una filosofia, questa, che spiega come l'attenzione di Vorwerk Folletto si concentra sui bisogni della famiglia.

Ufficio stampa Vorwerk Folletto: Eo Ipso
Info: Miriam Giudici - mgiudici@eoipso.it - 346 3907608

Thursday, April 04, 2013

Birra Moretti: Il Campionato di Gene

Dal 7 aprile e per tutta la durata del campionato Birra Moretti e La Gazzetta dello Sport invitano i tifosi a seguire "Il Campionato di Gene" e a commentare le partite seguendo un esperto d'eccezione: Gene Gnocchi, comico, conduttore televisivo, ex calciatore e da sempre firma de La Gazzetta dello Sport. 
Il sito
www.birramoretti.it e la pagina ufficiale di Birra Moretti su Facebook per l'occasione indosseranno la divisa da calcio e si arricchiranno di nuovi contenuti, scaricabili gratuitamente, dedicati a tutti gli appassionati di calcio che vogliono vivere le Giornate di Campionato di Serie A con Gazzetta e un suo cronista d'eccezione.

Wednesday, April 03, 2013

Come richiedere gli interessi di mora sulle fatture non pagate

In Italia i tempi medi di pagamento della Pa nei confronti delle piccole imprese sono di 180 giorni, contro i 65 della Francia e i 36 della Germania. Persino la Grecia sembra fare meglio con 174 giorni. Ma numerosi imprenditori devono attendere addirittura anni prima di essere pagati. Così il Governo, per assicurare una maggiore liquidità alle imprese, già alle prese con una crisi economica senza precedenti, ha deciso - finalmente aggiungiamo noi - di approvare un decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sui pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese fornitrici. In pratica per tutti i contratti conclusi a partire dal 1 Gennaio 2013, le Amministrazioni Pubbliche saranno obbligate a pagare per i beni o i servizi ottenuti entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della fattura o delle merci oppure dalla prestazione dei servizi (ciò quando la data in cui il debitore riceve la fattura o la richiesta equivalente di pagamento è anteriore a quella del ricevimento delle merci o della prestazione dei servizi). Per chi non rispetterà i tempi stabiliti dal decreto è previsto un pagamento aggiuntivo degli interessi legali moratori pari al tasso fissato dalla BCE maggiorato di otto punti percentuali (in precedenza erano sette). Tali interessi moratori decorrono, senza che sia necessaria la costituzione in mora, dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento. Questa la formula che potete riportare sul documento di trasporto e/o sulla fattura, riguardante le condizioni di pagamento e il tasso applicato per gli interessi di mora nel caso in cui non si rispettino i tempi stabiliti. Solo in campo sanitario sono previste deroghe fino a un massimo di 60 giorni. La regola dei 30 giorni in realtà non riguarda solo il rapporto tra imprese e PA, ma anche quello tra imprese. In quest'ultimo caso è ammessa, tuttavia, una deroga fino a 60 giorni, ma solo in presenza di espliciti accordi scritti e purché tale superamento non sia gravemente iniquo per il creditore. Al creditore spetta anche un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno a cui possono sommarsi i costi di assistenza legale per il recupero del credito. Resta ferma naturalmente la facoltà delle parti di concordare termini di pagamento a rate. In tali casi, qualora una delle rate non sia pagata alla data concordata, gli interessi e il risarcimento previsti dal decreto sono calcolati esclusivamente sulla base degli importi scaduti. Dunque se la fattura che avete emesso si avvia a scadenza e il vostro cliente non ha ancora provveduto al pagamento, potrebbe risultare utile trasmettergli una lettera con cui vi riservate, a scadenza, di contabilizzare e addebitare gli interessi moratori. Questo il fac simile. Se la comunicazione non sortisce alcun effetto, dopo la scadenza potete inviare questa comunicazione con cui richiedete il pagamento degli interessi di mora.

www.moduli.it
Portale Italiano della Modulistica

 

 

Tuesday, April 02, 2013

Affitto con riscatto, la banca fa da garante

Le richieste di acquisto non mancano. Mancano i soldi per comprare. In un mercato ancora profondamente in crisi, la formula dell'affitto con riscatto si sta qualificando come la risposta per le giovani coppie che vogliono acquistare casa. Non una formula nuova; nuova è però l'interpretazione che la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate ne ha voluto dare in collaborazione con l'Associazione dei Costruttori Edili (Ance) della provincia di Varese. Attraverso il progetto Merito Casa, la Bcc diventa garante tra le parti -tra chi vende e chi compra- per sostenere non solamente il mercato, ma le stesse famiglie. «Si parla molto dell'affitto con riscatto, ma in nessuna delle formule proposte la banca viene coinvolta fin dall'inizio. In Merito Casa, invece, la Bcc entra nella relazione tra costruttore e acquirente, garantendo l'uno e l'altro negli anni di affitto e, stanti le condizioni di partenza, garantendo anche l'erogazione del mutuo al termine del periodo di locazione», premette il direttore generale della Bcc, Luca Barni. «Per quanto le risposte siano ancora abbastanza timide, negli ultimi mesi l'attenzione a questo progetto è cresciuta esponenzialmente: sono state chiuse alcune decine di pratiche che hanno visto i giovani fare i primi passi per l'acquisto della casa. Come banca del territorio vogliamo essere punto di incontro tra le esigenze delle imprese e le richieste delle famiglie».
Nel Varesotto la casa rappresenta un bene di primissimo piano: più dell'85% dei residenti è proprietario dell'abitazione in cui vive. Anche i giovani non vogliono rinunciare all'acquisto, come conferma il direttore di Ance Varese, Gianpietro Ghiringhelli: «La domanda di case, soprattutto da parte delle giovani coppie, è ancora piuttosto vivace. Le difficoltà sono nell'arrivare a concludere l'acquisto. Questo ha portato ad una situazione profondamente ingessata, con la creazione di un grosso stock di invenduto». Guardando solamente alle principali città della provincia di Varese, è possibile ipotizzare che siano almeno 15mila gli immobili invenduti. Continua Ghiringhelli: «Nel complesso il settore delle costruzioni vive una grande crisi. Due dati: le imprese iscritte alla cassa edile che erano 2.360 nel 2008 e sono oggi 1.600 scarse. Gli operai impiegati nel settore erano circa 10mila nel 2008, oggi non arrivano a 6.400. C'è stata una perdita di 4mila posti, che significa, compreso l'indotto, circa 8mila addetti». Davanti a questi numeri, una ripresa nell'immediato sembra difficile. Osserva Ghiringhelli: «L'affitto con riscatto sta vivendo una seconda giovinezza: fino a qualche tempo fa penalizzata fiscalmente per le imprese, oggi questa formula può essere la risposta non solamente per un rilancio del mercato, ma anche per dare opportunità alle giovani coppie che cercano casa. Soprattutto con una banca, la Bcc, che fa da garante tra le parti».
La difficoltà principale per un giovane che vuole comprarsi casa è trovare i soldi per l'acconto sul mutuo. «Difficilmente, se non si ha l'aiuto della famiglia, un giovane ha a disposizione una cifra simile», afferma Tommaso Bianchi, presidente del gruppo giovani di Ance Varese e titolare dell'impresa Cornelio Bianchi di Brunello (Va). «Oggi si privilegia il percorso di studi e si arriva a circa 30 anni con alle spalle pochi anni di lavoro che, soprattutto in questo momento, non bastano per accantonare quel 20% di anticipo per accedere ad un mutuo». La formula dell'affitto con riscatto è una risposta. «Abbiamo concluso alcune pratiche di Merito Casa con coppie under 30. La formula può essere difficile da comprendere, ma - una volta spiegata - si rivela un'opportunità importante dove la Bcc interviene in modo diretto, facendo da garante sia per il costruttore, sia per chi acquista. E i giovani lo hanno compreso».

Concretamente, Merito Casa funziona così: l'acquirente sceglie una casa da un costruttore associato Ance e/o associato Bcc, concorda il prezzo bloccandolo. Quindi si rivolge alla filiale Bcc di riferimento per accedere a Merito Casa e scegliere la formula temporale di affitto (da 2 a 4 anni). Per questo periodo l'acquirente vive nella sua casa pagando al costruttore un affitto comprensivo dell'anticipo che formerà l'acconto per accedere al mutuo. Al termine dei 2-4 anni potrà procedere all'acquisto della casa con il rogito. Merito Casa, oltre al recupero totale delle spese di affitto, prevede la copertura assicurativa gratuita offerta dalla Bcc (principalmente per perdita del posto di lavoro) per il primo periodo contrattuale.

ANTEPRIMA SALONE DEL MOBILE

Un materiale caldo e antico come il legno abbinato a tecnologia e design, per garantire il massimo confort della seduta. È questo il trait d'union dei nuovi modelli 2013 che Tonon, marchio leader per sedute e complementi d'arredo, presenta al Salone del mobile.
Sono quattro (più una) le novità proposte dalla storica azienda friulana, fondata nel 1926 e presente al Salone per il 50esimo anno consecutivo: Pit, Structure, Up e Step.
Completamente "made in Italy", costruiti in Italia, i modelli selezionati da Tonon prendono anche il meglio di quello che sanno offrire i designer di tutto il mondo. Le sedute che verranno presentare al prossimo Salone del Mobile, sono, infatti, realizzati da affermati designer internazionali, che hanno saputo cogliere e interpretare l'essenza del brand, creando capolavori che non sono solo belli da vedere ed eseguiti con cura artigianale in ogni più piccolo dettaglio, ma anche comodi da utilizzare e pratici nella manutenzione.
«Il legno ritorna quest'anno come protagonista delle sedute, in una versione moderna rispetto a quelle tradizionali - afferma il presidente, Sandro Tonon -. Oggi il legno, impiegato di solito per gambe e schienale, si utilizza in abbinamento a materiali tecnologici e di ultima generazione nella seduta, con un occhio di attenzione sia al comfort, sia al design ». Tonon utilizza il poliuretano integrale, una speciale schiuma che, grazie a una formulazione esclusiva, ottenuta attraverso una ricerca portata avanti negli anni dall'azienda, garantisce morbidezza e confort. Si tratta di un materiale eseguito con uno speciale stampo, di cui è disponibile una produzione giornaliera limitata; lo stesso che è impiegato anche nell'industria automobilistica per produrre alcuni particolari, come i volanti. Nelle sedute trova un'altra applicazione in grado di far risaltare le sue doti principali: morbidezza, praticità nella manutenzione, resistenza.
Le quattro novità presentate al Salone racchiudono l'essenza di Tonon: due sono firmate dal designer polacco Mac Stopa, le altre dai tedeschi Maly Hoffmann Kahleyss e Martin Ballendat. A queste si aggiunge un quinto modello, una vera e propria "chicca" che sarà possibile vedere allo stand Tonon padiglione 5 - stand d3/d5 - dal 9 al 14 aprile al Salone.

Moderna e minimalista è Pit, la nuova ma già pluripremiata creazione di Tonon. Vincitrice del Reddot Design award 2013 e Interior Innovation Award 2013, è un capolavoro di design firmato dal team tedesco Maly Hoffmann Kahleyss. Le linee essenziali creano un piacevole contrasto con il legno, per una seduta comoda e confortevole, capace di sostenere dolcemente il corpo. La scocca è impreziosita da eleganti cuciture, rifinite nei dettagli in modo sartoriale. Disponibile in 10 varianti di colore, è realizzata anche nelle versioni con braccioli e con schienale in legno.

Vincitore del Reddot Design Award 2013, Structure è un connubio tra materiale innovativo e design 3d. Realizzata dal designer polacco Mac ha una linea a forma di diamante ed è particolarmente leggera e maneggevole. La scocca è realizzata nell'innovativa schiuma poliuretanica integrale a densità media, che permette di ottenere una struttura interna semiportante, a cui bastano solo dei rinforzi in metallo per il sostegno. La parte interna della scocca si conforma perfettamente alla forma del corpo, fornendo una piacevole sensazione di sostegno e morbidezza. La base in quattro gambe è disponibile nelle versioni in metallo cromato o cromo satinato. Disponibile anche nelle versioni in legno massello di noce americano o rovere.

Nuove declinazioni luxor in pelle per Up, il numero uno tra i prodotti Tonon, già vincitore dell'Interior innovation award 2012 e di Good design, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per il design organizzato da The Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design. Realizzato dal designer tedesco Martin Ballendat, non è solo bello da vedere, ma anche piacevole da utilizzare grazie all'estremo confort della seduta. La scocca è prodotta con un materiale innovativo, il freeform advanced, uno schiumato integrale a densità media e colorato, la cui struttura molecolare è molto stabile e parzialmente autoportante. Al Salone del Mobile viene presentato Up chairleather, disponibile nelle tre qualità di pelle Tonon e nelle 86 tonalità e sfumature di colore. Sempre al Salone debuttano anche Up rolls, versione con le rotelle, e Up-counterstool, girevole nella scocca.

Top seller del designer polacco Mac Stopa, Step è il punto di incontro tra passato e presente. Essenziale nelle linee, tecnologica nell'anima, è un classico reinterpretato in chiave moderna. La scocca è composta da un telaio autoportante, schiumato in gomma integrale colorata. Il materiale (la gomma poliuretanica integrale a bassa densità) è lo stesso utilizzato nel settore automobilistico, dove è impiegato per realizzare i volanti grazie alle qualità di morbidezza, flessibilità e traspirazione e resistenza ai graffi. È disponibile in 10 colori nella scocca, un fusto metallo a 4 gambe è ricoperto da gambe in legno nell'essenza in noce americano.
I modelli Step si potranno ammirare anche al Fuori Salone, ospiti di Incontri e di Samsung.

Tonon Italia. Fondato nel 1926, Tonon è uno dei marchi internazionali più affermati nel settore delle sedute e complementi d'arredo, sinonimo di design e qualità. L'azienda ha saputo rinnovarsi negli anni, cogliendo e anticipando le esigenze del mercato. Il management è saldamente in mano alla famiglia Tonon: alla guida c'è il presidente Sandro Tonon, affiancato dai figli Matteo e Alberto, rappresentanti della quarta generazione. Ogni modello firmato Tonon è originale e mai banale, capace di coniugare il design con il confort della seduta. Il materiale è ad alto contenuto tecnologico, realizzato grazie a investimenti nel settore e a una continua ricerca al miglioramento. Curati in ogni dettaglio e rifiniti in modo artigianale, i prodotti Tonon sono pensati per stili di vita e quotidianità.