Wednesday, July 20, 2011

Disponibile la 'v9' dei firewall gateProtect


gateProtect, specialista tedesco della sicurezza informatica, presenta oggi la nuova generazione delle sue soluzioni di firewalling. La versione 9 delle soluzioni gateProtect include numerosi perfezionamenti del sistema di prevenzione contro le intrusioni (IPS) e garantisce un’ancora migliore protezione contro le minacce di nuova generazione. Oltre alle nuove funzionalità, il firmware presenta un’architettura completamente ridisegnata: i clienti potranno avvalersi di prestazioni, stabilità e sicurezza superiori e soddisfare esigenze primarie quali l’alta disponibilità e l’impiego del DNS dinamico. Il nuovo motore di Kaspersky Labs, integrato nella versione 9, offre massima protezione antivirus completando il profilo delle soluzioni gateProtect. In breve, la nona generazione dei firewall xUTM di gateProtect è la più stabile, veloce e sicura nella storia dell’azienda.
Protezione contro le nuove minacce
“Con la nuova versione delle nostre soluzioni per la sicurezza informatica soddisfiamo le esigenze espresse dai nostri clienti”, spiega Dennis Monner, CEO di gateProtect. “Le metodologie impiegate dai cybercriminali per attaccare le reti aziendali sono cambiate integralmente: oggi l’infrastruttura IT delle piccole e medie aziende è oggetto delle stesse minacce affrontate quotidianamente dalle grandi corporations, è quindi necessario proteggere ogni singolo utente, specie se impiega servizi web 2.0 attraverso il cloud.”
Il nuovo firmware è disponibile nell’area partner del sito gateProtect (http://my.gateprotect.com).

Informazioni su gateProtect AG
gateProtect, società leader nella produzione di appliance di sicurezza xUTM (Unified Threat Management) fondata nel 2001 ad Amburgo (Germania) e con sedi in oltre 20 Paesi del mondo, è presente in Italia dal 2005 con una propria filiale a Legnano (MI). La gamma dei prodotti comprende appliance xUTM, firewall e sistemi di cifratura client. Le soluzioni di gateProtect ragruppano in un unico sistema funzioni di sicurezza all’avanguardia quali Firewall, Bridging, VLAN, Single Sign-On, Traffic-Shaping, QoS, IPSec/SSL (X.509), IDS/IPS, Webfilter, Virusfilter, Realtime Spam Detection e Proxy HTTPs. Il valore aggiunto di tutti dei prodotti gateProtect, oltre alle tecnologie allo stato dell’arte di cui sopra, risiede nella gestione ergonomica dei sistemi che è unica grazie alla Tecnologia eGUI® (ergonomic Graphic User Interface).
Ad oggi sono 32.000 le installazioni presso clienti dislocati in tutta Europa, che ripongono la propria fiducia nel marchio gateProtect, tra cui aziende e istituzioni molto note come: TÜV Thüringen, E.ON Energie, Mercedes Benz, Gallileo Satellite System, Deutsche Bahn, Kneipp Werke, Constantin Film, Technische Universität Dresda e tanti altri.
Le soluzioni gateProtect sono state progettate e realizzate per soddisfare le necessità di piccole, medie e grandi aziende. Per ulteriori informazioni pregasi consultare www.gateProtect.it .

Informazioni su Alias (www.alias.it)
Fondata a Udine nel dicembre 1993 Alias srl è una società di distribuzione a valore aggiunto specializzata nei settori della Sicurezza, Wireless, VoIP, VideoSorveglianza, Storage, Networking, Connectivity e Internet. Il suo core-business è fornire soluzioni innovative alle aziende con l'obiettivo di permettere, attraverso l'uso dell'Information Technology, di trasformare l'informazione in conoscenza al fine di promuovere ed incrementare il loro business.
Alias distribuisce le proprie soluzioni attraverso una rete di oltre 1500 rivenditori e Internet Service Provider dislocati su tutto il territorio nazionale. Questa rete di rivenditori è supportata dalla sede di Udine, dalle filiali di Milano e Roma, dotate di aule corsi, da area manager qualificati e da un sito web, www.alias.it, fortemente orientato al supporto tecnologico del canale.

Incontro con Andrea Tornaghi, architetto



Il settore dell’architettura vive una fase di evoluzione permanente: nello specifico, si tratta di uno scenario in cui emergono sempre nuove esigenze di tipo abitativo civile (per i privati) e di tipo business (per le superfici retail, per le sedi aziendali e per location di eventi), uno scenario complesso che vede impegnati diversi professionisti nel realizzare progetti ad hoc per l’organizzazione ottimale e funzionale degli spazi.
Ne parliamo con l’architetto Andrea Tornaghi, monzese, classe 1967, professionista con un significativo background maturato sia in Italia che all’estero negli ambiti edilizia, ristrutturazioni, interior design, retail and hospitality design, certificazioni energetiche e industrial design.

Dottor Andrea Tornaghi, oggi, cosa significa essere architetto?
"Essere architetto è un privilegio che porta con sé molte responsabilità. Significa poter inventare ogni giorno spazi e oggetti nuovi, ma, soprattutto, confrontarsi con chi dovrà fruire ciò che noi, per suo conto, progettiamo. Il “Design”, non solo industrial, deve rispettare sia forma che funzione, troppo spesso, quest'ultima, dimenticata. Significa anche, sempre di più, attenzione ai nuovi materiali e tecnologie: solo pochi anni fa, nessuno sapeva cosa fosse un “cappotto” e, ora, costruiamo case con consumi energetici estremamente ridotti e sempre più orientate verso l'autosufficienza energetica"
Che ruolo svolge l’architettura nell’ambito della società contemporanea?
"Davvero una bella domanda. L'architettura è portatrice di una forza dirompente, è una delle ultime discipline umanistiche in grado di cambiare il nostro modo di vivere e il nostro territorio. Nel corso dei secoli, ha prestato la sua arte sia per luoghi di culto che per fortificazioni ed edifici monumentali e celebrativi. Oggigiorno, perlomeno in Italia, sembra un po' svilita quasi fosse inutile. I nuovi monumenti sono diventati i centri commerciali e le amministrazioni non si prodigano di certo per creare veri luoghi di aggregazione e concreti spazi pubblici. Sono stato di recente a Barcellona ed è stata una boccata d'aria: la città vive e ogni edificio pubblico è pensato per la collettività anche negli spazi accessori. Quanto ai centri commerciali di cui sopra, è stato appena inaugurato in Piazza di Spagna quello realizzato dalla mano di Foster al posto della Plaza de Toros o, meglio, dentro di essa: un esempio di come sia possibile integrare una funzione nuova e moderna nel mezzo della storia della città"
In base alla sua pluriennale esperienza, come nasce un progetto architettonico e quali sono le sue principali linee guida?
"La partenza sono le necessità del cliente e i suoi desideri che trovano espressione e guida nel nostro intervento. Sia che si tratti di un'abitazione, di uno spazio retail o di un albergo, muovo dai volumi, dal generale scendendo, poi, via via fino al minuto particolare. Ci sono però idee che permeano di sé il progetto fin dall'inizio, quali i materiali che si intendono usare o il tipo di percezione che si desidera avere dei volumi"
A suo avviso, quale deve essere il risultato finale di un progetto architettonico?
"Il benessere. Come dicevo prima, l'architettura influenza la nostra vita e lo fa spesso fisicamente. Le faccio un esempio: a Milano, in Via Montenapoleone, c'era un negozio di Versace estremamente decorato, in stile neoclassico del quale molti sono stati detrattori. Gli spazi erano però molto ben progettati e soprattutto vi erano armonia e proporzione: dentro quel negozio si stava molto rilassati, a proprio agio. L'obiettivo era stato raggiunto completamente. Per contro, vi sono edifici che ci fanno stare male: a Basilea, vi è lo Schaulager, edificio progettato come magazzino di opere d'arte, aperto per alcuni mesi l'anno come museo. L'edificio è interessante, senza dubbio un ottimo magazzino, ma, per il visitatore, risulta stressante e claustrofobico: durante la visita, sono stato colto da nausea crescente, scomparsa una volta uscito all'aperto"
Sul versante dell’impatto visivo, che cosa deve comunicare ai propri fruitori la realizzazione finale di un progetto architettonico ottimale?
"Non credo ci possa essere una risposta univoca a questa domanda. Ognuno di noi ha una propria sensibilità estetica, a volte, molto sviluppata e, altre volte, pochissimo sviluppata. Inoltre, differenti sono le richieste in partenza. In linea generale, dovrei rispondere “appagamento” per il risultato raggiunto: qualcosa che rispecchi e, se possibile, superi le aspettative del cliente. Si tratta di fattori quali la freschezza per un negozio, l’autorevolezza per uno studio legale, la magnificenza per uno spazio celebrativo..."
Lei è anche designer di interni, in particolare, per il settore furniture. Quale deve essere il valore aggiunto di un prodotto di design?
"La comodità, la semplicità e la logica di fruizione. Un qualsiasi prodotto viene prima disegnato e il riconoscimento del creatore è storia recente. C'è stata una corsa all'oggetto di “design” inteso come accattivante, strano, esteticamente riuscito: in questo ambito, Alessi ha fatto storia. Questo ha, però, portato all'esasperazione e alla riduzione, spesso, del design a una valenza puramente estetica, mentre è vero il contrario: la parte tecnica ha un’enorme importanza. Quindi, il valore aggiunto, ciò che rende un prodotto di design degno di tale nome è il perfetto amalgama tra forma e funzione, quasi diventassero una cosa sola"
In assoluto, qual è il progetto al quale lei sente di essere maggiormente legato?
"In realtà più di uno, ma forse l'ultimo, che mi sta dando molte soddisfazioni. Una ristrutturazione di un edificio industriale trasformato in residenza dove la sintonia con la committenza è stata totale e in cui abbiamo potuto utilizzare materiali naturali come il sughero e la lana e ci siamo confrontati con spazi forse rigidi ma ampi: con una serie di aperture, abbiamo realizzato dei cannocchiali per cui da ogni locale si leggono due, tre piani in profondità e si percepisce come un costante fluire di un locale dentro un altro, fino al giardino"

Info:

CREDEM LANCIA IL NUOVO SERVIZIO DI MOBILE BANKING



Credem ha lanciato il servizio Credem Mobile, nuova area di internet banking dedicata ai dispositivi mobili. Gli oltre 300 mila titolari del servizio internet banking di Credem possono ora collegarsi all’indirizzo m.credem.it con uno smartphone o un tablet per effettuare bonifici, ricaricare il cellulare e controllare il saldo delle carte ed i movimenti del proprio conto corrente. Oppure, se utenti Apple, possono accedere al servizio tramite l’applicazione disponibile gratis su iTunes. Il tutto in totale sicurezza, in ogni luogo e in ogni momento della giornata.

Ad un mese dal il lancio, l’applicazione Credem Mobile per iPhone e iPad ha già registrato oltre 12 mila richieste di installazione.

Inoltre, tramite il segnale Gps utilizzato dagli apparecchi, i sottoscrittori di Credem Mobile potranno rintracciare in qualsiasi momento la filiale più vicina. Un accorgimento utile per migliorare l’efficienza del servizio offerto allo sportello.

«Si prevede che nel 2014 il numero di connessioni Internet Mobile sorpasserà quello dei navigatori su rete fissa – aggiunge Francesco Germini responsabile Marketing Privati Credem – e naturalmente la nostra banca vuol essere pronta ad offrire ai propri clienti un servizio in linea con le loro abitudini e le loro richieste di innovazione».

In Italia gli smartphone si stanno diffondendo in maniera rapida e capillare. La loro penetrazione rispetto al totale dei possessori di cellulari è al 37% (fonte comScore, 02/2011), più alta persino rispetto agli Usa. I servizi di internet banking sono fra i più richiesti: li usa il 16% dei possessori di smartphone; e fra gli utenti iPhone la quota di utilizzatori, pari al 22% (fonte Abi-Gfk Eurisko, 04/2011), ha già raggiunto quella di chi usa l’home banking da rete fissa (fonte Censis/Ucsi 07/2011).

Il Gruppo Credem è presente su tutto il territorio nazionale ed a fine marzo 2011 la sua struttura distributiva si articolava in 561 filiali, 41 centri imprese, 53 negozi finanziari. La rete di promozione finanziaria è composta da 867 promotori finanziari con mandato; 240 sono gli agenti finanziari di Creacasa e 5.572 i dipendenti. Il Gruppo opera anche attraverso le sue società specializzate nel leasing, factoring, wealth management, bancassurance (Credemvita) e nella distribuzione mutui (Creacasa).

Press kit Credem