Wednesday, April 30, 2014

Turbanitalia: parte la campagna di comunicazione anche on air con Radio Montecarlo

 Presenza su Radio Monte Carlo, carta stampata, web & social: nel 2014 la comunicazione di Turbanitalia si fa più grintosa

 

Al via dal 28 aprile per tre settimane un'importante campagna radiofonica su Radio Monte Carlo.

Si affianca alla campagna pubblicitaria off line "Emozioni in Viaggio", dedicata al consumatore finale e al trade. Nonché all'attività nell'area web e social, con interventi sul sito web, sulle newsletter e sul canale Facebook.

  

Campagna Radio su Radio Montecarlo Gruppo Finelco

3 settimane con spot in drive time e top cluster e citazioni.

Obiettivo è il posizionamento del brand e sviluppo della brand awareness, colpire il target in linea con la radio e con Turbanitalia.

Il messaggio importante che Turbanitalia vuole trasferire è la propria specializzazione sulla Turchia, una specializzazione che ha una storia di oltre 30 anni.

La profonda conoscenza ed esperienza della destinazione, sfocia nella più ampia programmazione presente sul mercato, declinata attraverso tour, long week end a Istanbul, soggiorni mare, crociere in caicco.

Turbanitalia è leader del mercato Turchia in Italia e vuole farlo sapere ad un pubblico il più vasto possibile.

 

In onda su RMC due spot, che prevedono una parte comune più istituzionale e una parte finale che mira a promuovere, in un caso, i Tour in Turchia e nell'altro i soggiorni mare, in particolare il prodotto di punta, il Latanya Beach Resort a Bodrum, di cui Turbanitalia ha l'esclusiva sul mercato italiano.

 

Campagna Stampa

La nuova immagine elaborata nel 2014, di alto profilo, verrà veicolata anche sulla carta stampata, con il nuovo pay off "Emozioni in Viaggio".

 

Per quanto riguarda le testate Trade, Turbanitalia sarà presente principalmente sugli Speciali dedicati alle destinazioni della propria programmazione, in particolare quelli sulla Turchia, sia Viaggi sia Mare. La pianificazione coprirà tutto l'anno, con una concentrazione fra aprile e giugno in quanto in estate il prodotto si arricchisce di moltissime combinazioni di soggiorni e crociere.

Sull'online delle testate trade Turbanitalia ha pianificato una presenza quasi continuativa durante tutta la primavera e inizio estate.

 

Per quanto concerne i media per il Consumer, Turbanitalia sarà presente su periodici specializzati, negli speciali di settore di periodici e quotidiani con una pianificazione pubblicitaria da aprile a luglio, che avrà la stessa filosofia della campagna radio.

 

Comunicazione on line

Sul sito web è stata implementata una nuova Sezione Mare che mostra quanto sia ricca l'offerta – non solo sulla Turchia – delle proposte per soggiorni balneari e crociere.

L'utente visualizza in modo più rapido e intuitivo le tante opportunità disponibili; in ogni località sono stati selezionati i resort che si distinguono per alto profilo o per il rapporto qualità-costo. Con un focus sulle due esclusive – a Bodrum e a Kemer – che Turbanitaia ha per il pubblico italiano. http://www.turbanitalia.it/index.php/il-mare

 

Le persone che si registrano alla Newsletter ricevono da 1 a 2 volte al mese una selezione di News con approfondimenti, curiosità, informazioni utili, dal taglio prevalentemente culturale, in linea con il pubblico di Turbanitalia. Le News vengono anche caricate sul sito web http://www.turbanitalia.it/index.php/news1

A breve le nuove iscrizioni alla Newsletter saranno incentivate con eBook in omaggio.

 

Dal giugno scorso Turbanitalia ha una Fan Page su Facebook, dove posta con regolarità novità, anteprime, offerte e spunti, che spesso vengono condivisi dalle agenzie di viaggio nelle proprie pagine. In 10 mesi ha registrato quasi 4.700 fan, un numero non trascurabile per un tour operator non di massa. A breve verrà lanciato un concorso fotografico con l'obiettivo di generare traffico sulla pagina e verrà fatto il restyling di alcuni video. www.facebook.com/turbanitalia

 

Commenta Graziano Binaghi, Direttore Generale Turbanitalia: "Quest'anno abbiamo dedicato un importante investimento nella comunicazione, per posizionare il nostro brand sul consumatore finale e per rafforzare la nostra penetrazione sul mercato delle agenzie di viaggio. Siamo il tour operator italiano più specializzato sulla destinazione Turchia, con personale esperto e aggiornato. Vantando un trentennio di conoscenza ed esperienza sulla Turchia, siamo i leader su questa meravigliosa meta: il nostro obiettivo è stimolare le agenzie di viaggio a indirizzare i propri clienti verso le nostre proposte, varie e complete, per tipologia e budget. Con la nostra ampia e qualificata programmazione sulla Turchia e su altre mete, offriamo tour, long week end, combinati, soggiorni mare in hotel e resort, crociere in caicco. Possiamo soddisfare ogni esigenza e richiesta di qualsiasi livello, contenuto e durata, nel rispetto della nostra filosofia: personalizzazione a costi accessibili".

 

 

www.turbanitalia.it

 

COGEST RETAIL incaricata della commercializzazione di antegnate shopping centre

La Proprietà di Antegnate Shopping Centre ha affidato a Cogest Retail l'incarico di commercializzare il centro, aperto cinque anni fa in provincia di Bergamo. Il contratto di consulenza vedrà Cogest Retail operare in coagency con il Gruppo che attualmente gestisce e commercializza la galleria.

Su una GLA complessiva di 39.000 mq, il centro commerciale ospita un ipermercato Auchan e 84 negozi, tra i quali le principali insegne del Gruppo Inditex (Zara, Pull & Bear, Bershka), H&M, Supermedia, Sportland, OVS e una ricca food court. Spiega Roberto Marchetti, Direttore Commerciale e Sviluppo di Cogest Retail: "Obiettivo del nostro intervento è integrare, ottimizzandolo, il mix merceologico del centro commerciale e contrattualizzare una selezione di operatori qualificati che possano aumentare la capacità di attrazione del mall su un bacino ancora destinato a crescere."

"Dal punto di vista dei tenant la struttura presenta diversi punti di forza: una locomotiva fortemente attrattiva (l'unico Auchan nei 30 minuti di percorrenza), una base clienti fidelizzata, un brand mix orientato alla moda e allo shopping giovane," aggiunge Marchetti. 

 

La scheda del centro - Antegnate Shopping Centre

Indirizzo

Via del Commercio 3- Antegnate BG

Apertura

22 aprile 2009

GLA

39.000 mq

Livelli

1 commerciale + 1 commerciale/servizi + 1 parcheggio interrato

Ancora

Auchan

Numero di esercizi

84, tra i quali Zara, Pull & Bear, Bershka, H&M, Supermedia, Sportland, OVS

Posti auto

1.600

 

 

 

www.cogestretail.com

Papp Italia acquisisce il 25% della Mazzocco S.r.l.

L'azienda italiana di logistica alimentare Papp Italia partecipa con il 25% alla Mazzocco S.r.l.

 

L'acquisto è stato siglato il 10 marzo 2014.

 

Mazzocco è presente sul mercato dal 1997 ed in Italia è una delle aziende leader nella distribuzione di alimenti a temperatura controllata. L'azienda, con sede a Parma, gestisce moderne piattaforme e magazzini a Roma, Milano, Parma e Pescara per una superficie refrigerata totale di 25.000 m². Mazzocco occupa 130 dipendenti e registra un fatturato annuo di ca. 30 milioni di euro.

 

Papp Italia opera anch'essa in questo settore dal 1997 ed è una realtà simile per dimensioni alla Mazzocco. Con 17.000 m² di superficie refrigerata a Nogarole Rocca (Verona), l'azienda si è specializzata nella logistica di stoccaggio e nella distribuzione di generi alimentari verso piattaforme della GDO e del Discount, nonché verso il commercio all'ingrosso e al dettaglio.

 

Con l'acquisto di una parte delle quote della Mazzocco, Papp Italia rafforza la propria posizione sul mercato italiano. Entrambe le aziende si integrano nell'offerta dei servizi. I due operatori insieme dispongono di cinque punti di stoccaggio e smistamento nell'Italia settentrionale e centrale. La distribuzione capillare delle merci nel resto di Italia è gestita tramite la collaborazione con partner di lunga data.

 

"Il mercato italiano", afferma Matthias Papp, presidente di Papp Italia, "ha bisogno di partner logistici affidabili, forti e dinamici, che offrano alle aziende produttive un valore aggiunto duraturo." La cooperazione si iscrive in quest'ottica, aggiunge Papp: "Noi forniamo all'industria alimentare servizi logistici di alta qualità e offriamo soluzioni funzionali anche per esigenze complesse. La pretesa di alta qualità, la trasparenza dei processi informativi e il nostro orientamento internazionale fanno di noi i partner ideali per il settore alimentare. Proprio questo connubio rafforza il legame con i nostri clienti e potenzia la loro crescita".

 

Il coinvolgimento di Papp Italia nell'European Food Network d'ora in avanti permetterà anche ai clienti di Mazzocco di gestire le spedizioni internazionali come quelle nazionali. L'European Food Network è una rete chiusa di operatori logistici europei di primo piano che offrono servizi di trasporto alimentare con standard uniformi in 21 paesi d'Europa.

MGM Mondo del Vino: da 40 mila a oltre 60 mila bottiglie al giorno grazie al Lean Thinking

L'intervento di Lean World Class® realizzato da Bonfiglioli Consulting è in corso da 18 mesi e ha portato ad un incremento della produttività del 10% con una riduzione delle scorte di prodotto finito del 18% (a parità di volumi di vendita) ed un incremento del livello di servizio al cliente.
 
Aumento della produttività del 10%, riduzione delle scorte di magazzino prodotto finito del 18% a parità di volumi di vendita rispetto al 2013 (un risparmio di circa 1mln di euro): sono questi i risultati del progetto Lean World Class® svolto da Bonfiglioli Consulting sulla cantina MGM Mondo del Vino di Priocca, nel cuore del Piemonte vinicolo.
 
"Le linee di confezionamento coinvolte dal progetto Lean, sono complesse poiché imbottigliano un elevato mix di prodotti con basse tirature, e quindi con cambi formato molto frequenti nell'arco della giornata (per intenderci si è passati da 3,6 cambi/giorno del 2012 a 4,7 cambi/giorno del 2014) con tutte le ricadute del caso in termini di perdita di performance" afferma Alfeo Martini, Amministratore Unico di MGM Mondo del Vino. "Con l'intervento Lean, abbiamo ottenuto grandi risultati senza particolari investimenti su macchinari o maggiore personale coinvolto, ma soltanto tramite la riorganizzazione del personale, delle procedure e dei processi. Nella sostanza abbiamo creato in azienda la cultura alla caccia sistematica dello spreco. Siamo passati da una produzione media giornaliera di oltre 40 mila bottiglie a oltre 60mila bottiglie circa, con una riduzione dei tempi medi di cambio formato delle linee pari al 40-50% e la giacenza di prodotto finito è stata ridotta del 18%".
 
MGM Mondo del Vino dal 1991 ha dato vita a un modo innovativo di pensare, produrre e commercializzare il vino italiano di qualità, producendo a oggi circa 25 milioni di bottiglie e 4,5 milioni di Bag in Box da 3 litri, ed esportando in più di 40 nazioni in tutto il mondo.
 
Come riuscire quindi a rimanere competitivi in un mercato globale e agguerritissimo dove i costi aumentano, i margini diminuiscono, i competitor globali investono molto di più in ricerca e sviluppo, gli usi cambiano e cambiano anche le abitudini alimentari? A questo ha risposto l'intervento di Bonfiglioli Consulting, grazie al Lean World Class®, metodologia indispensabile per strutturare processi industriali impeccabili, che sono la conditio sine qua non per giocare la partita della competitività globale.
 
 
Il progetto in concreto
 
Si è partiti con un progetto pilota sulla cantina di Priocca che realizza l'80% della produzione aziendale. La principale complessità riguardava un tema di flessibilità delle linee di riempimento e confezionamento e, in particolare, tempi lunghi di cambio formato con conseguenze sui tempi di servo linea e sulla produttività oraria. Altri problemi riguardavano guasti e micro fermate, oltre che inceppamenti delle macchine automatiche lungo tutta la linea. In numeri: le linee di MGM andavano mediamente al 40% delle loro potenzialità.
 
L'intervento Lean si è focalizzato, a livello organizzativo, nel traghettare la struttura verso un approccio al lavoro di gruppo e al gioco di squadra, che ha mirato a creare sinergie fra i vari enti aziendali. A livello di pianificazione e programmazione, si è mirato a conciliare la domanda del mercato con i vincoli e le logiche produttive.
 
 
Che cos'è il Lean World Class®
 
Questa metodologia affianca ai tradizionali concetti Lean di valore, attività a valore, flusso tirato e miglioramento continuo, altri due concetti fondamentali: il Cost Deployment, strumento chiaro e semplice che si occupa di individuare, in maniera scientifica e sistematica, le principali voci di perdita presenti nel sistema produttivo, quantificare i benefici economici potenziali e attesi, indirizzare le risorse e il commitment della direzione aziendale verso le attività con maggiore potenzialità; e il People Development (definito sviluppo mirato delle persone), che consente di identificare e ridurre i gap esistenti tra conoscenze/competenze espresse e quelle necessarie e specifiche nel ruolo ricoperto  e porta in azienda un sistema di sviluppo delle persone strutturato e legato ai piani di miglioramento aziendale, personalizzati in maniera individuale e a tutti i livelli dell'organizzazione, dal top management fino agli operatori.
 

Tuesday, April 22, 2014

Manifatturiero, com'è cambiato il settore negli ultimi 25 anni

«L'informatica non è più una scelta: è l'unico modo per competere»
Tecnest, azienda che fornisce soluzioni informatiche e organizzative dal 1987, racconta come è cambiata la piccola e media impresa italiana

Schermi touch screen, sofisticate tecnologie digitali, centri di controllo intelligenti e software che consentono di pianificare e monitorare la produzione da qualsiasi parte del mondo. Entrare oggi in una fabbrica è un'esperienza molto più futuristica rispetto a qualche anno fa: la meccanica ha lasciato il posto all'elettronica, integrata con l'informatica, modificando lo scenario. Un cambiamento che non è solo esteriore, ma ben più profondo: «Le piccole e medie aziende, che costituiscono l'asse portante dell'economia italiana, sono sempre più proiettate verso l'estero, si affidano molto di più all'outsourcing e hanno la necessità di ottimizzare al massimo tempi e costi, senza potersi più permettere sbavature». Parola di Tecnest, azienda che conta 50 dipendenti distribuiti tra le sedi di Udine e Milano, fondata nel 1987 e specializzata nella fornitura di soluzioni informatiche ed organizzative per la pianificazione, il controllo e la gestione dei processi di produzione e della supply chain.
In questi 27 anni, Tecnest ha visto il mondo produttivo cambiare radicalmente e trasformarsi: «Una volta esistevano le fabbriche "monolitiche", in cui si faceva quasi tutto internamente - afferma Fabio Pettarin, uno dei soci fondatori e presidente di Tecnest -. Oggi la situazione è diventata più complessa, le piccole e medie aziende sono inserite in una catena più articolata: ogni nuovo ordine che arriva deve essere gestito tenendo conto dei fornitori che intervengono sempre di più a monte, a valle e nel corso del processo produttivo, occupandosi non solo dell'approvvigionamento delle materie prime, ma anche di specifiche lavorazioni o dello stoccaggio in magazzino e della logistica».
L'obiettivo è sempre servire il cliente finale al meglio e al minor costo possibile per il sistema, ma il modo per riuscirci, in questi ultimi anni, è radicalmente cambiato: «Oggi l'informatica nel settore manifatturiero non è più una scelta, ma un obbligo - prosegue Pettarin -. È uno strumento di business essenziale che non è più possibile trascurare, pena l'esclusione dal gioco. La competitività è sempre più agguerrita, e non riguarda solo la varietà dell'offerta, ma anche la tempistica, la puntualità e la frequenza di consegna. Inoltre la supply chain si è estesa anche all'estero, sia in termini di approvvigionamento e distribuzione, sia di sedi produttive delocalizzate. Tutto questo, unito alla crescente incertezza che coinvolge sia la domanda di mercato sia la fornitura, rende più difficile pianificare le attività e richiede investimenti sul piano dell'informatizzazione».
Per competere sul mercato è necessario un approccio sistemico nella gestione del flusso di informazioni, materiali e processi, tenendo conto della complessità data dall'intervento di numerosi fornitori e terzisti e dalla presenza di stabilimenti multipli in Italia e all'estero. Attraverso la sincronizzazione di tutti i nodi che costituiscono la supply chain si ottengono risultati positivi concreti: «Con una gestione unica di tutte le fasi è possibile prevedere in anticipo i processi, con risultati tangibili: l'affidabilità nelle date di consegna aumenta fino al 40%, l'efficienza di produzione cresce del 20%, mentre la percentuale di scarti e prodotti non conformi scende significativamente.I tempi decisionali a livello manageriale diminuiscono fino al 60% - dichiara il presidente di Tecnest -. Il nostro lavoro consiste non solo nel fornire un software "preconfezionato", ma anche consulenza e progetto. Accompagniamo per mano il cliente nella trasformazione, proponiamo soluzioni che si possono affiancare e integrare a quelle già esistenti e a cui magari l'azienda non è risposta a rinunciare. Il tutto senza stop alla produzione».

www.tecnest.it

Varese, apre lo sportello per orientarsi nella finanza. Sinergia tra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e Confcooperative

Al via il progetto per aiutare le coop: consulenza e ascolto per individuare nuove soluzioni. Rinnovato anche l'accordo per l'anticipo della Cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e i soci lavoratori delle cooperative varesine

Lo scopo mutualistico diventa azioni concrete. La Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate e Confcooperative Varese hanno trasformato il principio fondante caratteristico di ogni cooperativa in strumenti di sostegno e di aiuto alle società cooperative. Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate aprirà dal mese di aprile a Varese, nella sede di Confcooperative (in viale Aguggiari 10 a Varese), uno sportello di consulenza finanziaria riservato alle cooperative aderenti a Confcooperative Varese per orientare i cooperatori nella complesso mondo della finanza e ha riconfermato per il 2014 l'anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori e i soci lavoratori delle cooperative. «Un doppio intervento nel solco di quel principio che è alla base di ogni cooperativa: il mutualismo», sottolinea il presidente della Bcc, Roberto Scazzosi. «Rafforziamo la partnership con Confcooperative Varese non solamente perché la Bcc è una banca cooperativa che aderisce a Confcooperative, ma anche per riaffermare la necessità di creare sinergie sul territorio. Proseguiamo oggi in un'azione di collaborazione e di ascolto che abbiamo avviato tre anni fa». Le due iniziative rientrano in un processo di sostegno alle imprese cooperative varesine. Osserva il presidente di Confcooperative Varese Massimo Galli: «Le cooperative nascono per rispondere ad esigenze precise: alcune persone si mettono insieme per acquistare prodotti, costruire abitazioni, rispondere a bisogni sociali. Lo scopo mutualistico da cui partono è necessario, ma oggi non più sufficiente: sono imprese a tutti gli effetti e devono sapere come muoversi nell'ambito della finanza». L'attivazione di uno sportello di consulenza dedicato alle coop varesine è il risultato dell'esigenza di rafforzare le strutture delle imprese cooperative aderenti all'associazione. L'ufficio non sarà solamente un punto di orientamento, ma anche uno sportello di ascolto. «Parliamo di un punto di incontro tra banca e cooperative; un progetto articolato che, seguendo la filosofia che da sempre ha contraddistinto l'operato della Bcc, vuole essere una bussola per orientare le imprese», sottolinea il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Luca Barni che siede anche nel consiglio direttivo di Confcooperative Varese. «Oggi le cooperative incarnano il paradigma di Stephen Covey "vinco/vinci" dove il successo proprio non è a discapito di quello di altri, ma è frutto di interazione collaborazione e mutualismo». E i dati parlano chiaro: negli ultimi quattro anni caratterizzati da una profonda crisi, Confcooperative Varese ha mantenuto stabili i propri valori con 230 imprese associate capaci di dare lavoro a 3.800 persone, con 24.000 soci e un volume di affari di oltre 108 milioni di euro. Prosegue Barni: «Con lo sportello andremo non solamente a offrire un servizio di consulenza e di orientamento, ma anche a raccogliere le indicazioni, i bisogni e le istanze che ci arriveranno dalle cooperative per individuare delle possibili risposte, costruendo così dal basso nuovi servizi». Lo sportello sarà aperto una volta alla settimana e su appuntamento, con la presenza di un referente della Bcc.
Sottolinea il direttore di Confcooperative Varese, Nicola Abalsamo: «In passato si parlava di "giganti dai piedi di argilla" riferendosi a cooperative molto grandi ma estremamente fragili sotto il profilo finanziario. Come Confcooperative provinciale abbiamo lavorato molto per stimolare le nostre imprese ad una maggiore capitalizzazione. È necessario fare un salto di qualità, andando a curare maggiormente gli aspetti finanziari. Con questo nuovo servizio prosegue l'impegno di Confcooperative Varese per essere sempre più vicina ai bisogni delle imprese aderenti, offrendo loro i servizi e i supporti necessari a sostenerne lo sviluppo. È un ulteriore tassello che si aggiunge ai nuovi servizi amministrativi, gestionali, giuslavoristici e fiscali messi in campo grazie all'avvio della nuova società di servizi alle cooperative "Eureka-SERvizi alla COOPerazione" operativa dallo scorso 1 gennaio, a seguito della fusione con la struttura di servizi promossa da Confcooperative Como». La crisi economica ha colpito anche il settore delle cooperative. Le coop hanno svolto un ruolo anticiclico ma non sono state immuni alle difficoltà. Il loro numero è in crescita proprio in virtù dell'aspetto mutualistico che spinge persone a mettersi insieme per rispondere ai bisogni. La Bcc ha voluto confermare anche per il 2014 il proprio intervento per il sostegno ai dipendenti in cassa integrazione prevedendo l'erogazione anticipata del sussidio di CIGS. L'anno scorso era stato siglato il primo protocollo per rispondere alla delicata situazione della cooperativa Primavera di Gallarate. Tra le persone che si erano attivate maggiormente c'era Cristina Lonardoni. «Già componente del nostro consiglio provinciale, è però venuta a mancare da pochi mesi. La vogliamo ricordare istituendo una borsa di studio universitaria a suo nome dedicata a cooperatori e figli di cooperatori», annuncia Abalsamo. «Abbiamo avviato una raccolta fondi. È possibile fare una donazione per la costituenda borsa di studio usando le coordinate IT81A0840410801000000002867 sul conto aperto presso la sede varesina della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate intestato a "Confcooperative Varese - Borsa di Studio Cristina Lonardoni"». Tecnicamente, l'intesa sottoscritta per l'anticipo della Cigs prevede la costituzione da parte della Bcc di un fondo di solidarietà rotativo, valido per tutto il 2014, da 1 milione di euro. Ai lavoratori verrà anticipata, il 10 di ogni mese, la quota dovuta da parte dell'Inps, in proporzione alle ore di cassa integrazione effettuate nel mese precedente, fino ad un massimo mensile di 700 euro. Ogni dipendente potrà godere dell'agevolazione per un anno e, comunque, fino all'avvio del pagamento diretto da parte dell'Inps. L'erogazione dell'anticipo sulla cassa integrazione avviene su un conto corrente dedicato, aperto da ogni lavoratore interessato, su base individuale e volontaria, presso una filiale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Unica richiesta per accedere al beneficio: la sottoscrizione di quanto necessario per l'accredito da parte dell'Inps del trattamento della Cigs su questo conto. Il conto corrente sarà a spese zero ed a interessi zero per tutto il periodo in cui il dipendente sarà in cassa integrazione e potrà essere chiuso, senza costo, in qualunque momento successivo all'accredito da parte dell'Inps dell'importo pari al corrispettivo anticipato dalla Bcc al lavoratore; anche l'imposta di bollo sarà a carico della Bcc. L'intesa è operativa per i soci lavoratori e i dipendenti delle cooperative che operano nel territorio di competenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, aderenti a Confcooperative Varese che non abbiano avviato procedure fallimentari o concorsuali, e che richiederanno l'ammissione all'istituto della Cigs, anche in deroga, con richiesta di pagamento diretto, nonché ai contratti di solidarietà.

Numeri del Salone del Risparmio 2014

A poco più di 3 settimane dal termine dell'edizione 2014 del Salone del Risparmio ecco i principali numeri sull'evento. Erano presenti alla manifestazione oltre 150 marchi e le iscrizioni totali al Salone sono state più di 16.000. Con circa 14.000 visite in 3 giorni di evento, di cui oltre 9.600 sono state effettuate da operatori del settore del risparmio gestito, l'edizione che si è appena conclusa è stata la più visitata in assoluto. Numeri record anche considerando il computo finale dei partecipanti univoci (le persone che hanno varcato la soglia del Salone per almeno una giornata) che hanno superato quota diecimila arrivando a totalizzare le 10.275 presenze, tra cui 6.475 professionisti del settore.
In crescita anche i numeri del sito del Salone che ha totalizzato oltre 120.000 visite nei 30 giorni precedenti l'evento, più del triplo rispetto a quelle registrate lo scorso anno. Stesso trend anche per il numero degli iscritti alla newsletter del Salone che sale a circa 28.000.
Secondo un sondaggio condotto dal GfK Eurisko sul pubblico degli operatori partecipanti al Salone del Risparmio, la valutazione dell'evento è "positiva o molto positiva" per il 91,9% dei presenti e il 92,8% raccomanderebbe la partecipazione alla manifestazione a colleghi e amici. Inoltre, per ben 1 partecipante su 2 l'edizione 2014 del Salone è migliore della precedente. L'82,8% degli operatori ha partecipato a seminari o conferenze e, riguardo ai contenuti degli incontri, questi sono valutati positivamente nel 92,3% dei casi.
Anche il Salone del Risparmio 2014 è archiviato, ma c'è ancora una certa attenzione attorno agli avvenimenti che hanno caratterizzato questa edizione della manifestazione. Sono molti, infatti, i professionisti che richiedono alle aziende partecipanti i materiali presentati durante le numerose conferenze del Salone o che li ricercano sul sito della manifestazione.

www.salonedelrisparmio.com

Mario Pelle Ceravolo eletto presidente di Aicpe: "Giovani e formazione sono le priorità"

Nominato il nuovo consiglio direttivo di Aicpe durante l'assemblea di Firenze. Istituita una borsa di studio per i chirurghi under 35

Realizzazione di un codice deontologico, aggiornamento continuo permanente per i soci e insegnamento ai giovani. Sono queste le priorità di Mario Pelle Ceravolo, chirurgo plastico di Roma e neo presidente dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), eletto all'unanimità durante il secondo congresso di Aicpe, che si è svolto a marzo a Firenze, radunando oltre 250 chirurghi plastici estetici di tutta Italia. Tante le novità presentate durante la tre giorni dedicata alla bellezza, in cui sono state illustrate tecniche per i principali interventi, per il viso e per il corpo, ma si è anche parlato del futuro della professione. «Sono molte le sfide che la chirurgia plastica è chiamata ad affrontare - afferma il neo presidente -. Sempre più persone vogliono star bene con se stesse e con il proprio corpo e, per farlo, ricorrono a medicina e chirurgia estetica. In questi ultimi anni moltissimi sanitari di diverse specialità hanno iniziato a esercitare questa disciplina senza avere una preparazione specifica e questo fenomeno, purtroppo, è all'origine di molte delusioni e risultati insoddisfacenti. Per ciò che concerne i pazienti, oggi è rarissimo il classico caso di persone che affrontano ripetuti interventi per assomigliare a una bambola o al cantante preferito. La stragrande maggioranza dei trattamenti viene richiesta da persone adulte e consapevoli, che vogliono sentirsi meglio nella loro pelleeliminando un difetto, sia esso congenito o acquisito, che li disturba».
In questi anni la disciplina è profondamente cambiata: «Oggi la chirurgia plastica non è più un metodo approssimativo o sperimentale, al contrario, è una scienza complessa che esige una preparazione approfondita ed un aggiornamento continuo da parte di chi la esercita - prosegue Pelle Ceravolo -. Aicpe rappresenta una categoria di professionisti che vogliono offrire ai pazienti un trattamento nel rispetto della serietà e della professionalità, con la finalità di ottenere un risultato realistico e scientificamente prevedibile. Quindi non fumi ed incantesimi, ma tecniche sicure e scientificamente provate con un margine di rischio molto basso».
Diverse le priorità individuate dal neo presidente: in primo luogo il perfezionamento di un codice etico e deontologico specifico della nostra disciplina che stilizzi il comportamento di ogni chirurgo, evitando fra i professionisti una competitività che sia basata su atteggiamenti commerciali del tipo "paghi due e compri tre", come spesso accade in internet. «Il paziente ha tutto il diritto di scegliere il suo medico secondo criteri qualitativi, e di preferenza ed esigenza personale, come anche ogni chirurgo ha la facoltà di rendere visibili il suo curriculum e le sue capacità tecniche. Ma sono questi ultimi i criteri importanti per una decisione seria e responsabile nella scelta del professionista, non le pubblicità adescatrici ed ingannevoli comunissimi sulla carta stampata o sulla rete, che nascondono una bieca commercializzazione dell'arte medica» continua il presidente Pelle Ceravolo. E ancora: incrementare i rapporti e la collaborazione scientifica con le varie società internazionali in modo da rendere continuativo lo scambio di informazioni e l'aggiornamento dei soci. «La nostra associazione è ormai un organismo riconosciuto dalle più importanti istituzioni mondiali di chirurgia plastica e siamo orgogliosi che i nostri migliori elementi vengano continuamente invitati in ogni parte del mondo ad insegnare ed a scambiare le loro opinioni con i colleghi delle altre comunità scientifiche» dice.
Altra priorità di Aicpe è investire nei giovani: «Formare una nuova classe di buoni chirurghi è un vantaggio per tutti: per loro, per noi e per i pazienti - afferma il presidente -. Vogliamo favorire il passaggio di conoscenze tra colleghi con più esperienza e quelli più giovani. Proporremo ai chirurghi più esperti di aprire le loro sale operatorie a chi vuole imparare. Il livello della chirurgia plastica estetica italiana è tale, al giorno d'oggi che i nostri giovani colleghi possono ottenere un'ottima preparazione in Italia, senza dover necessariamente andare all'estero con impiego di risorse che non tutti possono permettersi». Tra le iniziative promosse, è stata istituita una borsa di studio alla memoria del chirurgo plastico Francesco Vaccarella, riservata ai soci Aicpe under 35.
Fondamentale è anche l'aggiornamento permanente di tutti i soci: «Cercheremo di creare sempre più occasioni di formazione, anche a distanza utilizzando internet, in modo da renderle più semplici e meno costose» conclude Pelle Ceravolo.
Oltre al presidente Mario Pelle Ceravolo, il nuovo consiglio direttivo Aicpe è composta da Luca Siliprandi, vicepresidente, Pierfrancesco Cirillo, segretario, e Alessandro Casadei, tesoriere. Il presidente uscente, e primo presidente di Aicpe, Giovanni Botti è stato invece insignito della carica di presidente onorario. I consiglieri sono: Giovanni Brunelli, Gianluca Campiglio, Eugenio Gandolfi, Andrea Paci e Luca Piovano. I probiviri sono Emanuele Bartoletti, Gianfranco Bernabei e Flavio Saccomanno. Il consiglio direttivo resterà in carica per i prossimi due anni.

Mario Pelle Ceravolo si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Roma e si è specializzato in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all'università di Rio de Janeiro ed a Roma con studi e lunghe esperienze lavorative negli Stati Uniti. Ha conseguito il Diploma FLEX negli Stati di New York, Florida e California. È stato assistente di Ivo Pitanguy, riconosciuto come uno dei migliori chirurghi plastici al mondo. Membro di diverse associazioni di categoria internazionali, è docente nei master di chirurgia estetica all'Università di Padova . È direttore del corso di Anatomia Dissettiva all'Università di Wien, Austria. È consulente specialistico per la Chirurgia Plastica di AMAMI (associazione per i medici accusati di malpractice ingiustamente) ed è referente dell'ACPIC (Associazione Italiana Chirurghi Plastici dell'Italia Centrale). È membro di molte società scientifiche internazionali ( ASAPS, ASPS, ISAPS, AEXPI etc.). È autore di un libro in due volumi sulla chirurgia estetica del volto. Ha eseguito, come primo operatore, oltre 20.000 interventi di chirurgia plastica. Esercita la libera professione alla Clinica Villa Margherita di Roma e all'Hesperia Hospital di Modena.

www.aicpe.org