Tuesday, January 21, 2014

Distribution Tech, ancore novità in arrivo

Distribution Tech continua nella sua evoluzione sia con l'introduzione di nuovi prodotti che con l'aumento della propria capacità di comunicare informazioni, notizie, novità su di se e sui propri partner commerciali.

Partiamo dal primo aspetto, nuovi prodotti: questa volta entriamo, sempre a "nostro modo", in un settore pluri frazionato ed inflazionato come il Car HiFi con alcuni prodotti di 2 marchi di primaria importanza nel panorama mondiale KENWOOD e JVC.
Sono due marchi storici del settore che, pur con la diminuzione della richiesta di prodotti in quanto le vetture nascono complete di sistemi audio ed in alcuni casi anche video originali di qualità a volte discutibile ma già installati, mantengono inalterata la capacita di fornire prodotti di alta qualità ad un prezzo giusto.
Per tutti coloro che non si accontentano e vogliono qualcosa di più, ci siamo noi che con questi due grossi nomi possiamo accontentare la maggior parte delle esigenze in fatto di sistemi multimediali per auto.
Sul nostro sito troverete solo alcuni dei prodotti di KENWOOD e di JVC: metterli tutti sarebbe dispersivo per la scelta, ma su richiesta possiamo fornire qualunque prodotto a catalogo.
Dopo questa doverosa presentazione, passiamo alla seconda novità: da circa un paio di mesi abbiamo inaugurato la nostra pagina Facebook, un modo più diretto facile, veloce per fornire informazioni e presentare prodotti, offerte, notizie, chiedere opinioni e tutto ciò che può essere scambio di idee tra noi e i nostri clienti finali:

www.facebook.com/pages/Distribution-Tech-srl/643048325734816?skip_nax_wizard=true

www.distributiontech.it

Monday, January 20, 2014

Il futuro del marketing

Durante l'ultimo Retail loyalty congress, che si è tenuto ad Amsterdam lo scorso settembre, Andreas Weigend, direttore del Social Data Lab della Stanford University, ha riportato l'attenzione di industria e distribuzione sulla grande "social data revolution" che stiamo vivendo: il primo frutto di questa rivoluzione è la trasformazione del consumatore in un individuo sempre più "collettivo", da analizzare non tanto in sé, quanto in rapporto alle sue relazioni, ai legami reali e digitali che stringe nelle tante community di cui ormai fa parte.
Ancora una volta, uno shopper che va studiato fuori dal punto vendita, nei suoi comportamenti sociali, che sono poi quelli che maggiormente influenzano i suoi acquisti.
Decodificare il suo stato emotivo davanti a un'offerta promozionale, anche grazie all'ausilio di tecnologie sempre più sofisticate, diventa infinitamente meno importante che capire chi sono i suoi amici (i cosiddetti "influencer"), quali gusti coltiva, che abitudini ha, che cosa sa e gli piace fare…
Insomma, il futuro del marketing starebbe nello studio delle relazioni, quello del commercio nel trionfo del we-commerce.
Una bella sfida, che cambia ancora una volta lo scenario cui eravamo abituati.
 
Maria Cristina Alfieri, direttore di Food
 
Articolo tratto da: www.foodweb.it
 

Thursday, January 09, 2014

IL CIBO IMMAGINARIO: chiude al Palaexpo la mostra sull'Italia a tavola con un record di affluenze

 
Si è conclusa al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra Il Cibo Immaginario. 1950- 1970 Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola, ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix, in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana.
Grande l'apprezzamento della critica e del pubblico, che ha premiato la mostra facendo registrare il record di 33.000 presenze in appena un mese di esposizione, un numero che segna il successo dell'iniziativa che per prima ha proposto al grande pubblico il linguaggio suggestivo ed emozionale della pubblicità come chiave di lettura e strumento culturale di narrazione della storia italiana.
Dodici le riflessioni sulla vita quotidiana attraverso le quali si è articolato il percorso visivo delle 300 immagini esposte; dal paesaggio domestico al tempo libero, dalla seduzione alla famiglia, dalla voglia di salute al risparmio sino ad arrivare ai volti ed ai luoghi dell'Italia dal vivo che, proprio attraverso la pubblicità, scandiva ritmo, tempi ed ambizione del suo affrancamento sociale.  
"Il linguaggio scelto per raccontare questa storia italiana" dichiara il curatore della mostra Marco Panella, "è stato principalmente quello della carta – pubblicità provenienti dai rotocalchi, locandine, depliant, agende per la casa, quaderni, cataloghi premio, fumetti, riviste – e poi quello del ferro arrugginito delle latte pubblicitarie e quello della plastica dei primi oggetti promozionali prodotti in serie".
"Ora, dopo il successo di Roma," continua Marco Panella "la sfida de Il Cibo Immaginario è quella di continuare il suo racconto di storia italiana in altre città del Paese, dentro altri musei o anche dentro luoghi non convenzionali e, in tal senso, alcuni colloqui sono già stati avviati."
L'appuntamento con Il Cibo Immaginario, quindi, continuerà a sedurre e a far sorridere gli italiani.